Silvia Mezzanotte, esce l’album “Aspetta un attimo”

L’ex cantante dei Matia Bazar pubblica un disco che vede la collaborazione di Roberta Faccani e Giordano Tittarelli.

Silvia Mezzanotte torna sul mercato discografico oggi, 31 maggio, con il nuovo album ‘Aspetta un attimo‘, preceduto dall’omonimo singolo che sta scalando la classifica dell’airplay radio indipendenti.

Un disco maturo, importante, introspettivo dove spiccano, tra gli altri, Pino Marcucci (autore di molti brani per Josè Carreras), Giuseppe Fulcheri (Oxa, Mogol, Irama, Groff) e Roberta Faccani, anche lei voce, per qualche anno, dei Matia Bazar.

Il brano ‘Ma che spettacolo’ vede la collaborazione di Roberta Faccani, ex cantante dei Matia Bazar, oggi performer, autrice, produttrice, di Giordano Tittarelli, produttore discografico e di Giuseppe Marcucci.

La coppia Faccani- Tittarelli di nuovo insieme in veste di autori dopo il successo del brano ‘A quando l’amore’ dell’artista Barbara Cola.

Le tracce dei brani sono legate tutte da un fil rouge insolito: la riflessione.

In un’epoca nella quale la velocità di dare risposte, anche al mercato, è diventato uno stile di vita, Silvia Mezzanotte è andata, invece, in controtendenza, prendendosi il giusto tempo per capire quale fosse la direzione più giusta per lei.

Questa pausa mi ha fatto bene – confessa l’artista – anche se è stato emotivamente difficile: non mi ero mai fermata per paura di perdere tempo, di essere dimenticata. E se guardo indietro e riavvolgo la mia storia da quando ho debuttato, giovanissima e spaventata, sul palco di Sanremo nel 1990 penso di essere stata fortunata: perché la vita mi ha dato molte possibilità, dal lungo viaggio con i Matia Bazar, con i quali ho vinto Sanremo, sino alla vittoria di Tale e Quale Show, esperienza che mi ha costretta a superare i limiti della mia comfort zone. In quel periodo tutti mi dicevano che dovevo uscire con un album. Ho scelto di non farlo, poichè ho capito di voler crescere ancora un po’: evitando così di realizzare un disco soltanto perchè, mediaticamente parlando, era il momento giusto“.

 

 

Fonte: altre pubblicazioni

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